Casa T
Sbalordisce l’incredibile attualità del progetto nonostante sia riemerso dai nostri archivi dall’ormai lontano 2006, progetto addirittura dello studio @lda.imda datato 1999-2000. Potremmo dire che l’audacia dell’architettura studiata per questo edificio, inizialmente solo un’unità abitativa con il suo resede per gli attrezzi agricoli, è stata più che lungimirante, che fa invidia tutt’oggi a edifici moderni nelle più blasonate zone residenziali delle grandi metropoli. Eppure siamo in provincia di Pisa, in una piccola frazione collinare, una perla incastonata nelle colline Toscane. Gli elementi caratterizzanti sono la copertura che degrada seguendo la naturale pendenza del terreno e il lungo corridoio che unisce i due vecchi edifici, elemento funzionale dal quale si sviluppano gli spazi caratterizzati da una impronta prettamente minimale e moderna. Il legno protagonista non poteva che essere il RE BIANCO di @fiemmetremila, pulito, bello, essenziale, quasi perfetto, naturale antagonista della resina. Speciali gradoni apribili, nei quali sono stati ricavati dei contenimenti, caratterizzano e allo stesso tempo valorizzano, il dislivello esistente dei vari ambienti.
La scala alla marinara è il gioiello rivisitato in chiave moderna di un elemento spesso troppo sottovalutato nella progettazione, diventando anch’esso un elemento di arredo.
Il corridoio ha il suo naturale prolungamento anche all’esterno, trasformandosi in una passerella realizzata con la bellezza senza tempo del legno di Teak.